[Jazz]: The Thirteenth Assembly

E’ ripartita! La stagione dei concerti jazz con le brume autunnali entra nel vivo.
Ho rivisto e risentito in questa occasione Mary Halvorson in una formazione diversa. Un quartetto chitarra, batteria, viola & cornetta.
Giovani ed interessanti, molto simpatici e portatori di sonorità originali. I pezzi della serata sono stati tratti dall’ultimo album “Station Direct” di questo 2011.

Sono: Mary Halvorson alla chitarra, Taylor Ho Bynum alla cornetta, Jessica Pavone alla viola e (last but not least) Tomas Fujiwara alla batteria.
Il concerto nell’ambito della rassegna Ostinati! organizzata da Centro d’Arte di Padova.

Un’interpretazione del colore sul suono e sull’appeal dei musicisti.

M.H.

 

Suoni taglienti e pericolosi sono prodotti dalla sua chitarra

 

M.H. - l'apparenza inganna, sembra così dolce...

 

The Thirteenth Assembly

 

J.P.

 

T.F.

 

 

Suoni decisi e scolpiti

 

T.H.B. - Bravissimo!

 

seguendo il sound

 

ovvero come filtrare il suono

[EdwardWestonStyle]: Nudo di Mani

Tag strano e delirante, ma in realtà assai piano e chiaro.
Che uno dei miei primi e più forti riferimenti sia E.Weston oramai è chiaro anche al parroco del mio paese che non mi vede mai. Ogni qual volta mi passano sotto gli occhi le foto scattate nel 1936 che ritraggono Charis Wilson nuda sulla sabbia a Oceano, un senso di pace e di bellezza mi riempie. In qualche maniera queste immagini si sono sedimentate dentro di me e ogni tanto riemergono rielaborate.
E’ il caso di questa sequenza di tre foto (costituenti la serie più recente) che nascono idealmente da un nudo.

 

spogliandosi

 

armonia e bellezza

 

estasi

[colors]: fuorifuoco

Osservare in modo sfuocato, magari socchiudendo gli occhi, porta a focalizzare l’essenza, senza farsi distrarre dagli orpelli.
Eliminare tutte le appendici, porta a non disperdere la vista ma tenere sott’occhio il “core” (in senso anglo-napoletano) del soggetto.
E’ un pò come comunicare con uno straniero senza conoscerne la lingua: si va all’essenziale, al concreto. Poesia del gesto, del non verbale.

working in progress..

[architettura]: complesso “la cittadella”

Padova, domenica mattina. Ci sono zone dove “deserto” è un eufemismo. Niente di meglio che un pò di sana architettura.
Tipicamente le business-zone sono molto interessanti se si vuole andare sul contemporaneo.
Visti i colori saturi ho preferito il b/n con filtro rosso. Non sono un patito dell’uso del colore saturo. Mi è sempre piaciuto la tonalità pastello, ove possibile. La versione a colori di queste foto è comunque non disdicevole; probabilmente in un successivo post ne pubblicherò un paio con una visione però diversa.
Regola (assolutamente da rompere e non seguire pedissequamente) vuole che ci sia compensazione delle linee verticali e orizzontali e delle distorsioni. Rinuncio volentieri al grande formato basculante e alla gru per stare ortogonale 😉

Mattoni e linee verticali

 

Il castello minimalista

 

intersezioni di linee di luce e forme

 

nuvole e finestre

 

trasferimento materiale di nuvole

 

assonometria cavaliera

[B/W]: studio per alberi

Oggi pomeriggio, mettendo in ordine l’armadio del materiale fotografico, ho preso in mano la Nikon Coolpix 5400 che ho regalato tempo addietro a mia figlia. Spesso “riposa” in questo armadio, un pò perchè per me non è una macchina fotografica ma uno strafanto tecnologico del tipo punta-e-scatta, o meglio ancora parafrasando un termine militare: shot-and-forget. Cioè si scatta la foto e la si “dimentica” in macchina fino a che la scheda piena ci ricorda che non serve “scattare foto se non le si rendono vere foto”. Aggiungo poi a suo ulteriore demerito che è una divoratrice di batterie.
Dunque, nonostante tutto, l’ho presa, pulita e sono andato a farmi un giro vicino casa. Quello che ho scattato (in jpg) è uno studio di alberi in b/n, da rifare col cavalletto e con gran cura.

filtro verde per schiarire il controluce delle foglie.

 

Edera su Pioppo. Filtro rosso

 

 

Nessun filtro. Contrasto e sharpening.

 

equivalente n+1.

[B/W]: sette foto sette

Autunno, caldo estivo anomalo, giro per i monti a saggiare le faggete.
Una voglia matta di colore (foto) e di colori (foglie). Zaino, cavalletto e digitale. La medioformato questa volta non è contemplata (prevedo tanti scatti per il puro gusto di divertirmi sui particolari).
Cosa è saltato fuori?
Per il momento sto spulciando e selezionando le foto. E dopo la prima selezione, ne ho tirato fuori 7 … tutte in bianco e nero. Quando si dice pianificazione e pre-visione!
Il fatto è che da casa ci si fa un’idea di un tipo, poi sul posto la realtà domina ed è bello improvvisare e sgomberarsi la testa da false idee.

la Valle dei Ciliegi

 

 

 

riflessi nel canneto di tife

 

Faggeta

 

nodi e globi

 

Ultimi raggi di sole

[photographers]: Oleg Novikov

Oggi è una stata una buona giornata, positiva e vissuta. E per essere stata una giornata lavorativa non è poco!
Mi viene così naturale scrivere di uno dei miei fotografi paesaggisti preferiti, che annovero senz’altro tra i più interessanti. Oleg Novikov, di nazionalità russa che viaggia però spesso in Cina. Già questa combinazione si propone interessante, ed infatti visitando il suo sito ( http://www.olegnovikov.com ) non si rimane delusi.

Innanzitutto è un bravissimo fotografo.

Guardando le sue foto ci si rende conto della forza che può avere la fotografia paesaggistica. Sono stato “educato” al bianco e nero magistrale di Ansel Adams, che esprime la grandiosità del paesaggio naturale (Yosemite, Grand Canyon e il sud-ovest americano) e quando ho visto le foto di Novikov sono rimasto sorpreso e impressionato dal suo uso del colore e dalla composizione.
Stiamo parlando di fotografia analogica, quasi tutta da Hasselblad 6×6, in diapositiva, che acquisisce poi con lo scanner per poterla pubblicare sul web.

Quello che mi soddisfa pienamente (per affinità) è l’uso inconsueto del formato quadrato per rappresentare una realtà oramai proposta sempre più, ovunque nelle riviste,  in modo panoramico. Bisogna saperci fare, indubbiamente. Non per tutti.

Desiderio: vedere dal vivo una sua stampa in grande formato (1m x 1m ) !

Quella che fotografa è una Cina sconosciuta e favolosa, da perderci il cuore. Anche nel reportage sa cogliere scene significative. Basta guardare la trasformazione di Shangai.

Continuando a scoprire il suo sito, poi si trovano delle chicche uniche: i consigli per scoprire fotograficamente questo immenso paese, altro che Lonely Planet!
C’è poi  la sezione con saggi e review assolutamente non banali. C’è n’è anche per i più esperti. La professionalità e la precisione con cui testa e riferisce sul materiale o sui modi di lavorare fotograficamente, rappresentano un lavoro  encomiabile.

Infine la ciliegina sulla torta, che trovo caratterizzi la figura di Oleg Novikov. E’ una cosa apparentemente semplice e banale ma in realtà assolutamente non scontata:

“Ethics check: none of the content of this Web site has been copyrighted (2003—2011)”.

Le foto, tante ma ottime, sul suo sito .

[Colors]: visioni notturne

Sono andato in montagna un paio di giorni con la mia tendina e lo zaino fotografico per godermi il paesaggio nelle ore solitamente inaccessibili ai più. La motivazione principale era vivere il silenzio. Una dimensione impossibile da trovare in città o comunque in posti altamente antropizzati. La scelta è andata su un luogo ampio e affascinante: la zona dei laghi sui Lagorai centrali, vicino la val di Fiemme.
Complice il clima mite, il cielo terso e la luna piena, posso affermare che è stata una due-giorni riuscita.
Riporto solo la parte notturna che è molto insolita per chi non conosce la montagna illuminata dalla luna piena.

luce crepuscolare

 

appare la Luna da dietro il crinale

 

quasi le 21

 

in cielo risaltano le Pleiadi..

 

manufatti dell'uomo anche nello spazio ...

 

il lago delle Buse e il monte Ziolera con l'alone lunare.

 

la valle

 

senza parole