[Project]: white veil

Villa Giovanelli, 2022-04

This picture is part of the series “White veil”. A long project (since 2017) about places and subjects that interact with white veil.

Ilford Fp4+ / Chamonix F2 4×5″ / Nikkor 300mm / Id11 1+1 / red filter

[Venezia]: i Tetrarchi

Ogni volta che passo per il sestriere di San Marco, cerco di visitare i quattro Tetrarchi. Li trovo bellissimi e suggestivi.

Dopo averli fotografati in quasi tutti i formati, mi manca infatti il 4×5″, vedo sempre comunque luci diverse e quindi nuove visioni del complesso statuario.

Oggi tra impalcature varie sono riuscito a vederli così.

Chissà la prossima volta…

[A.Canova]: Il Cristo deposto

A Possagno, nel tempio fatto costruire da A.Canova, si può ammirare il bronzo del Cristo deposto (chiamato anche il Compianto). A.Canova lo realizzò in gesso ma poi non fece a tempo a realizzare la versione in marmo.

Il fratello di Canova, Giovanni Battista Sartori, affidò (nel 1823) a Cincinnato Baruzzi la traduzione in marmo della Pietà, destinandola al Tempio di Possagno. Quando Baruzzi completò l’opera, Sartori aveva però cambiato idea: preferiva fare una fusione in bronzo dal modello in gesso di Canova. Il bronzo venne fatto da Bartolomeo Ferrari, nelle fonderie di Venezia, e fu trasportato (1830) nel Tempio di Possagno, dove ancora si trova ancora. [https://www.museocanova.it/il-fascino-irresistibile-del-cristo-deposto/]

Kodak Tri-x 400 / toned

[Flash]: chiesa dei Servi, Padova

crocifisso di Donatello (metà XV secolo)
crocifisso di Donatello (metà XV secolo)

Il crocifisso ligneo è stato restaurato nel 2015.

Questa scultura lignea, dipinta di scuro per simulare il bronzo probabilmente in epoca ottocentesca, costituisce una delle più sensazionali scoperte della recente storiografia artistica. Tale crocifisso, della cui paternità si erano perse per secoli le tracce è stato riscoperto come opera di Donatello nel 2007 da due studiosi italiani. La clamorosa attribuzione ha avuto origine da una nota manoscritta in una delle rare prime edizioni delle Vite di Giorgio Vasari del 1550 conservata all’università americana di Yale. Accanto al passo in cui si parla genericamente delle opere eseguite dallo scultore fiorentino a Padova oltre a quelle per la chiesa del Santo, compare infatti una postilla vergata da un anonimo contemporaneo con la scritta: “Ha ancor fato il Crucifixo quale hora è in chiesa di Servi di Padoa”. Un’attenta verifica di altre fonti e un confronto stilistico con il crocifisso bronzeo del Santo, con cui mostra strettissime affinità, hanno poi confermato la correttezza di tale anonima annotazione. (tratto da http://venetocultura.org/Donalello%20Crocifisso%20Chiesa%20dei%20Servi.php)

statua policroma di età gotica, opera di Rinaldino di Francia
Angelo disteso

[Flash]: San Canziano, Padova

Su uno dei lati di piazza della frutta a Padova, vi è la chiesa di San Canziano.

Nelle chiese mi ritrovo sempre a cercare i volti nelle opere d’arte.

La chiesa è dedicata ai santi fratelli Canziano, Canzio, Canzianilla e a Proto, martiri di Aquileia (31 maggio 304). I tre fratelli e il loro maestro Proto, secondo quanto racconta Venanzio Fortunato, appartenevano alla antica e nobile gente degli Anicii, stabilitasi ad Aquileia. Scoperti e condannati come cristiani durante la persecuzione di Massimiano, avevano subito il martirio ad Aquas Gradatas (Grado). È forse per la dipendenza delle Chiese delle Venezie alla Chiesa aquileiense che il culto in onore dei martiri trova diffusione anche a Padova.

La data 1617 indica la conclusione dei lavori di ricostruzione ed ampliamento della chiesa primitiva, una delle più antiche della città, citata in un atto notarile del 1034 e gravemente danneggiata dal disastroso terremoto del 1117 e dal terribile incendio del 1174. Questi lavori, iniziati presumibilmente qualche decennio prima, comportarono anche un cambiamento di asse, trasferendo la zona presbiteriale da est a sud, ma lasciando inalterato il campaniletto romanico che ancora oggi spunta tra i tetti delle case vicine. Il restauro del 1955 ha messo in luce, sul fianco destro della attuale costruzione, parte della vecchia facciata con il rosone ed alcune finestrelle, di un periodo che si ritiene successivo al 1117.

La chiesa, benché piccola, forse per la sua posizione centrale, fu luogo di solenni cerimonie, come quella del 9 giugno 1180, durante la quale venne firmata la pace tra i Signori da Camino e gli abitanti di Conegliano.

(tratto da http://www.unavoce-ve.it/s-canziano.htm)