Sulla verità.
Prendiamo un esempio: la fotografia. Si dice che non menta. L’equazione foto=verità sembra avere soluzione. Non sto parlando di quella manipolata, ma di una vera foto, pura, nuda e cruda.
Poveri illusi.
Lo scatto preso in un momento ben preciso non mente, mostra la verità. La goccia è in equilibrio perfetto. Ma quale verità? Quella inutile di un attimo. Bellissima e accattivante, ma futile.
Lo si sa dall’esperienza che la goccia collasserà e si scioglierà un attimo dopo.
La foto mostra la realtà che è ben altra cosa.
E allora forse è una questione di tempo. Fotografiamo la realtà nel suo tempo, lasciando scorrere gli attimi particolari e raccogliamo il tutto in un unico fotogramma.
Abbiamo adesso la storia. Quì sta la verità. Ma a quale prezzo? Quello di non poter distinguere perfettamente gli attimi, che sono in realtà i più interessanti.
La morale? Non c’è morale. Mi piace pensare che ognuno vive il suo tempo; e al presente ne gode in bellezza, e al passato in verità.
“La fotografia è un modo di sentire, di toccare, di amare. Quello che hai preso ….è catturato per sempre … ricorda le piccole cose, molto tempo dopo aver dimenticato tutto ”
Aaron Siskind
Splendide immagini come sempre!
Splendide, soprattutto le tue parole che stimolano davvero al dialogo sulla fotografia: ci sarebbe da riflettere su quello che non viene fotografato, quello che nel fotogramma viene lasciato fuori…è una scelta del fotografo? è una particolare qualità di quella porzione che viene inquadrata?è una migliore capacità di richiamo da parte di quel soggetto o di quella sua porzione? è una grande capacità di ascolto? un entrare in risonanza? un gioco reciproco di sguardi? il tempo intanto corre via e alla fine è come cercare di trattenere l’acqua con le mani, la bellezza in fondo sta nel poter condividere quello che hai visto.Un abbraccio.