Stessa serata del Trio of Oz, altro jazz. Anche loro si presentano in versione riveduta e corretta: sono un trio infatti, manca Staffan Svensson alla tromba (sigh!).
Month: November 2010
[Jazz]: The trio of Oz at Padova Jazz festival 2010
Il trio questa sera è costituito da rachel Z al piano, Omar Hakim alla batteria e da Solomon Dorsey (che sostituisce momentaneamente Maeve Royce) al contrabbasso. Propongono cover “pop-rock” riviste e “jazzate” sapientemente. La loro musica americana è calda e molto orecchiabile (che non vuol essere uno spregiativo, anzi!). Visivamente userei per descriverli il termine “effervescenti”.
[to be an artist]: jazz – from Mike Reed blog
New idea on the same old question
http://mikereedmusic.com/thinkingoutloud.cfm?feature=462704&postid=532224
[…] If we’re really doing our best as creative people we are essentially saying something about right now despite the source material. A great interpretation of a Jazz standard can only be accomplished when the artist makes the piece their own.[…]
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Secondo me, Mike Reed ha centrato in pieno il punto sul ruolo dell’artista oggi (e non solo oggi…)
Aspetto di sentirlo e vederlo sabato 4 dicembre a Venezia….
[Jazz]: Chicago Underground Duo
Robert Mazurek e Chad Taylor costituiscono il core dei Chicago Underground. A S.Servolo questa volta sono in duo.
Qualche parola sulle foto. Ne pubblico ben una ventina (altro che le canoniche 5 foto!!): un’eccezione che vuol mostrare quanto sento vicini questi musicisti. Bravi, bravissimi… potenti direi.
La loro musica non è nitida, ma ha adosso tracce di luoghi visitati e di sudore per il lungo cammino. L’atmosfera che creano col loro sound è un jazz-raw. L’uso dell’elettronica nella generazione di un accompagnamento sonoro è particolare, coinvolgente fin dentro le viscere. Good vibrations.. e così l’immagine non è pulita, nitida ma rumorosa, mossa, vibrante. Usa luci nette e ombre secche perchè anche la loro musica è estrema. Una tromba da brividi.
Hey man!!
esplode il sound…….
[B/W – B/N – Bianco e Nero]
Questa è frutto di un giro notturno insonne. Cavalletto e posa luuuunggggaaaa. I lampioni tracciano fasci di luce che raccolta nel tempo si accumula a formare dei raggi traccianti che guidano la foto.
Ne pubblicai, tempo fa, una versione cross-processed a colori.
[Anima]: Venezia mon amour
Venezia luogo della bellezza per eccellenza. Chi non rimane incantato dalla sua morfologia sociale ed architettonica, dai colori e dalle tonalità che tanto la caratterizzano e la rendono unica al mondo.
In questo contesto abbiamo voluto divertirci un pò. Qualche scatto di questa giornata trascorsa assieme alle splendide Silvia, Marica e Giorgia. Unico giorno sereno tra tanti di pioggia e freddo che preannunciavano la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Brrrrr..
ma come sempre …. la fortuna arride agli audaci!
That’s all folks!
[jazz]: Charles Lloyd New Quartet (*****)
Listening that music is at your own risk. It should be addictive.
It’s powerful, flows straight into the veins.
Un grazie (5 stelle anch’esso!) all’ideatrice del festival Gabriella Piccolo e a tutto l’entourage che ha reso possibile anche quest’anno l’evento.
[Jazz]: Wayne Horvitz e Robin Holcomb (piano+piano+voce)
Ho avuto l’occasione di essere vicino a questa coppia di musicisti che sono riusciti a proporre un repertorio di musica nord-americana eccezionale.
Due piano solo e poi Robin che cantava accompagnata da Wayne al piano. Un’atmosfera delicata e a volte struggente, mai scontata o banale. Una serata indimenticabile, insomma. Preparata dal pomeriggio con un checksound e una risistemazione dei brani meticolosa e metodica.
[jazz]: Alboran Trio
Ascoltando l’album “Meltemi” del trio… qualche foto della serata al Padova Jazz festival.
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[Jazz]: riflessi
Riguardando l’archivio dello scorso anno, mi sono saltate all’occhio queste due foto “minori”.