[ri-jazz]:Loic Dequidt Trio – Padova Jazz Festival 2010

Stessa serata del Trio of Oz, altro jazz. Anche loro si presentano in versione riveduta e corretta: sono un trio infatti, manca Staffan Svensson alla tromba (sigh!).

Into the blue
Mattias Hjorth
Loic Dequidt
Loic Dequidt: piano; Mattias Hjorth: bass; Peter Nilsson: drum
yeah!
Playing with the piano

[Jazz]: The trio of Oz at Padova Jazz festival 2010

Il trio questa sera è costituito da rachel Z al piano, Omar Hakim alla batteria e da Solomon Dorsey (che sostituisce momentaneamente Maeve Royce) al contrabbasso. Propongono cover “pop-rock” riviste e “jazzate” sapientemente. La loro musica americana è calda e molto orecchiabile (che non vuol essere uno spregiativo, anzi!). Visivamente userei per descriverli il termine “effervescenti”.

Rachel Z
Conversation
Solomon Dorsey
Omar Hakim
from the sound technician point of view
It's alright folks!!
Solomon is watching Hakim's solo

[to be an artist]: jazz – from Mike Reed blog

New idea on the same old question

http://mikereedmusic.com/thinkingoutloud.cfm?feature=462704&postid=532224

 

[…] If we’re really doing our best as creative people we are essentially saying something about right now despite the source material. A great interpretation of a Jazz standard can only be accomplished when the artist makes the piece their own.[…]

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Secondo me, Mike Reed ha centrato in pieno il punto sul ruolo dell’artista oggi (e non solo oggi…)

Aspetto di sentirlo e vederlo sabato 4 dicembre a Venezia….

 

 

[Jazz]: Chicago Underground Duo

Robert Mazurek e Chad Taylor costituiscono il core dei Chicago Underground. A S.Servolo questa volta sono in duo.

Qualche parola sulle foto. Ne pubblico ben una ventina (altro che le canoniche 5 foto!!): un’eccezione che vuol mostrare quanto sento vicini questi musicisti. Bravi, bravissimi… potenti direi.

La loro musica non è nitida, ma ha adosso tracce di luoghi visitati e di sudore per il lungo cammino. L’atmosfera che creano col loro sound è un jazz-raw. L’uso dell’elettronica nella generazione di un accompagnamento sonoro è particolare, coinvolgente fin dentro le viscere. Good vibrations.. e così l’immagine non è pulita, nitida ma rumorosa, mossa, vibrante. Usa luci nette e ombre secche perchè anche la loro musica è estrema. Una tromba da brividi.
Hey man!!

Rob Mazurek: trumpet & electronics
From black to white
Talking about precious things
Shadows and vibraphone
It's alright
Listening
Chad Taylor: drums & percussion
A glass of good red wine
the trumpet all alone... something is happening
sound checking
without public
playing
bright tones
S.Servolo Jazz Meeting 2010

esplode il sound…….

good vibrations
pushing & pulling
the jazz flag
shaking and sweeping
hey man!
reflections
This is it.
great gig tonight!

[Anima]: Venezia mon amour

Venezia luogo della bellezza per eccellenza. Chi non rimane incantato dalla sua morfologia sociale ed architettonica, dai colori e dalle tonalità che tanto la caratterizzano e la rendono unica al mondo.
In questo contesto abbiamo voluto divertirci un pò. Qualche scatto di questa giornata trascorsa assieme alle splendide Silvia, Marica e Giorgia. Unico giorno sereno tra tanti di pioggia e freddo che preannunciavano la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Brrrrr..
ma come sempre …. la fortuna arride agli audaci!

Silvia, Marica, Giorgia
slowtime #1
slowtime #2
It's a question of gazes
playing with the hairs
Silvia
Giorgia
hikey portrait
playng with the light
the blues sisters
today is a lucky day!
Silvia e Marica: fascinating girls
joking together
Marica
sexy lady
autumn in Venice
venetian bodyguards

That’s all folks!

[jazz]: Charles Lloyd New Quartet (*****)

Listening that music is at your own risk. It should be addictive.

It’s powerful, flows straight into the veins.

Lloyd & Rogers
triple Lloyd
triple Rogers
man in black
in idle state
absolutely perfect: Jason Moran
the king

Un grazie (5 stelle anch’esso!) all’ideatrice del festival Gabriella Piccolo e a tutto l’entourage che ha reso possibile anche quest’anno l’evento.

Gabriella Piccolo e l'Assessore alle politiche culturali Andrea Colasio

[Jazz]: Wayne Horvitz e Robin Holcomb (piano+piano+voce)

Ho avuto l’occasione di essere vicino a questa coppia di musicisti che sono riusciti a proporre un repertorio di musica nord-americana eccezionale.
Due piano solo e poi Robin che cantava accompagnata da Wayne al piano. Un’atmosfera delicata e a volte struggente, mai scontata o banale. Una serata indimenticabile, insomma. Preparata dal pomeriggio con un checksound e una risistemazione dei brani meticolosa e metodica.

relashionship
Wayne
low (key + notes)
b/w keys
through the lens
noting down
black, white, color
gentle
two hours to the gig
talking about the outline
scores
Robin is singing
...bringing together the disparate terrain of our American musical landscape, from folk tunes to free jazz, with a thin yet haunting voice that evokes the real spirit of country music - the oral tradition.
mysterious intimacy
Holcomb's poetry is expansive, her voice tart and sensuous, her piano playing spare, her vision of America as deep as anything you'll encounter in popular music. Jory Farr, The Press-Enterprise
Goodbye Robin & Wayne!

[jazz]: Alboran Trio

Ascoltando l’album “Meltemi” del trio… qualche foto della serata al Padova Jazz festival.

waiting to begin
Alborian Trio
Paolo Paliaga - pianista e compositore
riflettendo - Dino Contenti al contrabbasso
Mediterraneo
Balkan air
Mattia Barbieri - che ritmo!
proiettandosi
cantando #1

cantando #2
[

Alboran è come l'inizio di qualcosa di cui non si sa bene, che le parole stesse non sanno ancora raccontare.